Il rilassamento, essendo un fenomeno al contempo corporeo e psichico, ha rivestito un notevole interesse in psicoanalisi fin dai suoi albori. Freud aveva sempre tenuto ben presente la centralità del corpo nello sviluppo psichico fino ad affermare che l’Io è “prima di ogni altra cosa un Io-corpo”.
Il concetto di pulsione, basilare nella teoria freudiana, esprime proprio lo stretto legame tra processi somatici e processi psichici: le rappresentazioni psichiche derivate dall’eccitamento di specifiche zone del corpo, chiamate zone erogene, vengono investite di una certa quantità di energia.
L’apparato psichico, tuttavia, regolato dal principio di dispiacere-piacere, tende ad evitare l’ingorgo di energie e a mantenere bassa la somma degli eccitamenti essendo la tensione, da essi prodotta, fonte di dispiacere e la distensione (rilassamento), derivante dalla scarica della pulsione, fonte di piacere.
Il rapporto tensione-distensione, è stato successivamente approfondito da altri autori che, in modo diverso, lo hanno integrato nelle loro formulazioni teorico-cliniche (vedi Psicoanalisi e Rilassamento).