Lo spazio terapeutico rappresenta per me uno spazio in cui poter sentirsi liberi di esternare i propri vissuti, le proprie emozioni senza il timore di essere giudicati, senza la pretesa di sostenere una prestazione, di potersi mostrare in modo autentico nelle proprie fragilità, nelle proprie difese, nelle proprie risorse, nei propri conflitti e ambivalenze, nelle proprie diffidenze, nel poter dire tutto e il contrario di tutto. Uno spazio in cui potersi raccontare e in cui poter sentirsi pensati da una seduta all’altra. Penso che sia importante nel contatto relazionale mettersi a disposizione della persona e di sostare nelle sue difficoltà e nei suoi pensieri, per tutto il tempo che serve, al suo fianco, al suo passo ed esserci per contraccambiare uno sguardo di condivisione, di rassicurazione e di comprensione.